Introduzione e recitazione del prof.
Giorgio Battistella
Eccoci alla seconda cornice, riservata al percorso di purificazione degli invidiosi (che sono, letteralmente, quanti “guardano storto” gli altri, soffrendo le loro fortune e godendo per le loro sconfitte). Questa incapacità di vedere l’altro per ciò che è, cioè un dono per noi, è evidenziata nel loro stare ai margini della strada con le ciglia chiuse e cucite col ferro! Tra essi prende la parola Sapìa, donna di Siena, che offre a Dante altri spunti mordaci contro l’insipienza dei senesi!
Questo e altro ne:
il Canto XIII del Purgatorio
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