Introduzione e recitazione del prof.
Giorgio Battistella
Nella settima bolgia, quella dei ladri, si assiste a mostruose metamorfosi dei dannati: scene ben frequenti nella mitologia classica che qui Dante riprende e perfeziona per sottolineare una volta di più come il peccato distorce la nostra umanità e fa di noi delle bestie...e, una volta di più, è ancora la sua comunità, Firenze, a ritrovarsi così “bestialmente” citata!
questo e molto altro ne
il Canto XXV della Divina Commedia
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